Perché candidata alle elezioni regionali di marzo

C’è una ragione sopra tutte le altre che mi ha condotto ad accettare di essere candidata alle prossime elezioni regionali: il bisogno di giustizia. La giustizia mortificata ogni giorno dai soprusi piccoli e grandi perpetrati dai più forti sui più deboli, la giustizia elusa dagli evasori fiscali, ingannata da chi non riconosce al lavoro legittima dignità, la giustizia negata alle tante vittime della mafia e delle stragi, la giustizia ignorata e offesa da chi pensa di esserne al di sopra, immune alle leggi e alle regole sulle quali ha giurato.

Nella politica regionale ciò si traduce in una scelta precisa: battersi senza tregua contro il partito degli affari. Quel partito trasversale che affonda le sue unghie nelle risorse pubbliche, che corrompe e trasforma in sistema mafioso la gestione della sanità e quella dei rifiuti, che rimuove le tutele e punta a privatizzare i beni comuni, ambientali e culturali, che specula sul territorio violando l’esistenza di chi ci vive.
Nel Lazio questo partito ha tra i suoi iscritti illustri alcuni noti imprenditori (qui, qui, e qui qualche curiosità su di loro) e una schiera di amministratori compiacenti. Qualsiasi programma o buona intenzione, dichiarata durante la campagna elettorale, andrà messa alla prova con la volontà e capacità di sbaragliare questa associazione che opera per i suoi propri ed esclusivi interessi.

Per questo, prima ancora di elencare le mie proposte, voglio fare un appello alla trasparenza: non solo quella che chiediamo di applicare agli atti e alle decisioni delle amministrazioni pubbliche, ma a partire da ciascuno di noi candidati.
Per mettermi alla prova ho compilato il questionario che gli aspiranti collaboratori di Barak Obama hanno dovuto sottoscrivere per entrare a far parte dello staff del candidato Presidente degli Stati Uniti. Al suo interno trovate anche il mio curriculum vitae e le mie due ultime dichiarazioni dei redditi, nonché tutte le informazioni su incarichi, ruoli, proprietà e condizioni familiari.

Il contesto politico locale, però, riserva anche sorprese inattese e risorse straordinarie: giovani, donne, cittadini che si battono per fare del proprio territorio un luogo ospitale, aperto e bello, un punto di incontro, discussione e condivisione con gli altri di idee, denunce e battaglie. Persone che non restano chiuse nelle proprie case o nelle sedi dei partiti e che si mescolano ogni giorno con le organizzazioni dei cittadini contro la mafia e i poteri criminali, con le associazioni che intervengono nelle situazioni di disagio sociale, di difesa del proprio territorio, di affermazione dei diritti civili, con i centri sociali autogestiti che promuovono creatività culturale e politiche conflittuali, con i gruppi spontanei che inventano nuove forme solidali di acquisto e di scambio.

Queste potenzialità stanno espandendosi e divenendo più forti anche grazie alla diffusione degli strumenti di informazione e comunicazione che ci offre Internet. La Rete è spesso il punto di riferimento per quanti di noi stanno provando a ricostruire la politica come conoscenza dei problemi e partecipazione diretta: mantenere e ampliare la sua libertà contro ogni tentativo di limitazione e censura sono obiettivi sui quali sono da tempo impegnata e che avranno un riscontro immediato nelle mie attività al consiglio regionale.

Per rendere efficace la mia presenza non intendo “trasferirmi” al consiglio regionale semplicemente come “rappresentante” dei cittadini, ma essere un tramite costante tra le istanze che provengono dai quartieri, dai paesi e dalle persone e la sede del governo regionale. E viceversa: se le assemblee elettive non si aprono, mi impegno a far sì che siano i cittadini a entrare nel palazzo. La prima cosa che farò appena eletta sarà di raccontare, attraverso la condivisione in rete di tutti gli atti e i documenti ai quali potrò avere accesso, di cosa hanno discusso il consiglio, la giunta e le commissioni e quali decisioni hanno assunto. Inizierò a farlo durante la campagna elettorale, su questo blog.
Questa è la mia idea di trasparenza: concreta, operativa, a partire da me stessa, subito.

Ho atteso, per confermare la mia candidatura, che vi fossero le condizioni per dare credibilità all’idea di profondo rinnovamento della politica che considero irrinunciabile: la condivisione del programma, della coalizione che si candida a governare, della composizione delle liste. Non tutto è andato come avrei preferito e nella direzione per cui mi sono battuta. Avrei preferito si svolgessero le primarie della coalizione, che la candidata o il candidato alla funzione di governatore fosse scelto attraverso un’ampia consultazione del popolo che avrebbe dovuto sostenerla/o. Per questo mi sono impegnata nel promuovere e sostenere una candidatura per le primarie esterna al mondo dei partiti come quella di Loretta Napoleoni: il confronto su candidature diverse avrebbe portato a discutere di programmi e orientamenti per la coalizione, impegnando tutti a scegliere e rispettare con coerenza gli esiti di questa scelta.

Sostengo Emma Bonino candidata governatrice; mi riconosco, prima ancora che nella coalizione che la sostiene, nelle persone che vedono in lei una donna autorevole e capace, in grado di affermare il buon governo nella Regione Lazio: realizzare intorno a lei il massimo del consenso è un mio obiettivo prioritario.

Ma veniamo ad alcuni dei punti di programma sui quali intendo impegnarmi, indipendentemente dalla coalizione che governerà la regione. Gli argomenti, che qui indico sinteticamente, troveranno uno spazio specifico nel blog e saranno aperti ai contributi di tutti per essere integrati e declinati in concrete azioni specifiche (qui accanto, cliccando sulla nuvola di tag, si avvierà “dì la tua” dove sarà possibile integrare, criticare, correggere le proposte di programma). Non ho inserito uno specifico punto relativo al lavoro: si tratta di un’emergenza che richiede anzitutto chiare e immediate scelte politiche nazionali; i punti che elenco pongono tutti un’estrema attenzione all’occupazione e al suo sviluppo, investendo sul futuro della nostra Regione.

TRASPARENZA

Va potenziato il controllo dei cittadini sulle attività del Consiglio regionale, attraverso la partecipazione diretta alla vita pubblica con l’adeguamento della sezione “Trasparenza totale” nel sito ufficiale della Regione Lazio. Oltre ad atti e documenti già accessibili on line, estendere e rendere facilmente reperibili le informazioni su consiglieri, apparato amministrativo, consulenti, come pure su enti, associazioni, organizzazioni beneficiarie di finanziamenti pubblici erogati dalla Regione e dalla sue strutture. Contemporaneamente, vanno verificate e rese pubbliche tutte le procedure di aggiudicazione degli appalti. Infine, garantire ai cittadini la possibilità di intervenire e partecipare direttamente sul sito. Tutto ciò anche con l’obiettivo del risparmio e di un uso più attento dei soldi pubblici.

SANITA’

Non basta più opporsi genericamente alla spartizione dei posti di direzione delle aziende sanitarie da parte dei partiti; oltre a stabilire i criteri di merito in base ai quali i dirigenti devono essere nominati (criteri che in realtà già esistono), è necessario pensare a organismi di controllo aperti ai cittadini (e non solo alle rappresentanze sindacali o di associazioni) che vigilino sul corretto uso delle risorse regionali. Ciò è propedeutico a qualsiasi proposta specifica riferita alla razionalizzazione del servizio, all’apertura o riapertura di presidi, all’incremento dei servizi domiciliari, al miglioramento nella gestione delle prenotazioni on line ecc.

GESTIONE DEI RIFIUTI

Modificare radicalmente il Piano dei rifiuti fatto proprio dall’attuale giunta regionale e passare rapidamente senza esitazioni alla raccolta differenziata e all’introduzione del principio delle tre “R”: riduzione, riuso, riciclo. Le prime decisioni dovranno prevedere: l’interruzione della costruzione dei nuovi inceneritori, la riconversione degli impianti già esistenti e l’adozione, come base di discussione, del Piano alternativo che ha accompagnato la stesura della proposta di legge di iniziativa popolare sottoscritta da oltre 12mila cittadini e depositata in regione e su cui il Consiglio neoeletto è tenuto a deliberare.

DIRITTO ALLO STUDIO E FORMAZIONE

Il principio costituzionale che impegna la Repubblica a rendere effettivo il diritto allo studio va applicato con tutto l’impegno da ogni amministrazione pubblica, poiché investire nel futuro dei giovani, sottraendoli alla soggezione cui destina l’ignoranza, rappresenta per la comunità una ragione di soddisfazione e un’occasione di crescita in tutti i campi.
Estensione delle borse di studio, politica degli alloggi per i fuori sede, agevolazioni nella mobilità, accesso alla formazione permanente: sono impegni che la regione deve assumere senza esitazione. Numerose attività di formazione sono finanziate dall’Unione europea: è necessario e possibile un utilizzo più ampio di tali fondi e contemporaneamente vanno esercitati un controllo e una valutazione puntuali sui beneficiari e i risultati ottenuti.

ACQUA, UN BENE COMUNE

Ripubblicizzare la gestione dell’acqua, con il riconoscimento del diritto universale di disponibilità e accesso all’acqua potabile e all’acqua destinata ai bisogni collettivi. La gestione del servizio idrico va sottratta ai privati e al mercato, garantendo manutenzione e funzionamento delle reti, efficienza e risparmio nel servizio ai cittadini. Prevedere, nella fase transitoria, interventi tempestivi nei confronti dei gestori inadempienti o nelle irregolarità amministrative con sanzioni e disdetta immediata dei contratti.

RICERCA E INNOVAZIONE

Contrastare le politiche di smantellamento della ricerca richiede anzitutto di avviare politiche di sistema in grado di valorizzare le eccellenze presenti nel territorio regionale. Università, centri di ricerca, istituzioni pubbliche e private possono insieme concorrere alla costruzione di una rete interuniversitaria allargata, aperta anche alla collaborazione con le imprese, che consenta un impiego sociale e produttivo di queste risorse, stimolando lo sviluppo della creatività, in particolare di giovani e donne, e sostenendo le iniziative indipendenti.

INTERNET LIBERO NEI CONTENUTI E NELL’ACCESSO

La circolazione e condivisione della conoscenza oggi dipendono in larga parte dalle libertà digitali. La Regione può esercitare anzitutto una funzione di esempio: adottando protocolli aperti o con licenze copyleft per il software e per la documentazione archiviata nei siti dell’amministrazione, finanziando e premiando quei soggetti che fanno altrettanto, promuovendo la diffusione di tali modalità presso tutti i propri interlocutori. Va avviata un’ampia campagna di alfabetizzazione che abbatta il divario culturale (ostacolo fondamentale alla diffusione di Internet) e renda consapevoli delle potenzialità offerte dalle reti sociali e dagli strumenti di informazione e ricerca che il web libero consente. Contestualmente alla realizzazione dei piani infrastrutturali per la diffusione della banda larga, si può investire in interventi efficaci e poco onerosi come la realizzazione ed estensione delle reti wi-fi su cui si è impegnata la Provincia di Roma con il suo programma “Wi-Fi e ZeroDigitalDivide“.

AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO

È urgente contrastare l’erosione e privatizzazione delle risorse ambientali e dei beni culturali, rimettendo al centro delle politiche regionali l’applicazione del principio costituzionale sancito dall’articolo 9, per il quale la Repubblica “tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione”. In questo contesto vanno collocati la lotta decisa contro la speculazione, un sistema di riqualificazione dei sistemi urbani, le politiche sociali per la casa. Le città e i paesi devono tornare ad avere un’aria respirabile: il traffico delle auto private va drasticamente ridotto e i servizi pubblici devono essere potenziati, rivedendo il piano regionale dei trasporti con una maggiore attenzione alla mobilità collettiva.

ENERGIA
La responsabilità per il futuro del pianeta in cui viviamo ci deve condurre in tempi rapidissimi a un radicale risparmio energetico, adeguandoci agli obiettivi fissati dall’Unione Europea sulla riduzione dei consumi, sulla limitazione delle emissioni di CO2 e sulla produzione di energia da fonti rinnovabili. L’energia prodotta dal sole e quella ricavata dal vento sono già oggi alternative efficaci e rapidamente adottabili: occorre un impegno deciso per la loro promozione e diffusione, con incentivi a cittadini e imprese in grado di costituire nuove opportunità economiche. Riconvertire (con fotovoltaico e minieolico) le sedi pubbliche dovrebbe costituire il primo passo importante e sarebbe un ottimo esempio. La Regione si pronunci contro il ritorno al nucleare (su cui i cittadini italiani si sono già pronunciati) e la costruzione di centrali sul proprio territorio.

DIRITTI CIVILI E DI CITTADINANZA

La nostra regione deve diventare un luogo ospitale e aperto, dove la convivenza tra donne e uomini, indipendentemente dal colore della loro pelle, dalla lingua che parlano, dalle scelte familiari e sessuali che compiono, dai valori e dalle religioni nei quali credono o non credono sia vissuta come un valore. Vanno adottati e diffusi a livello locale provvedimenti di riconoscimento delle unioni di fatto, prendendo atto dei cambiamenti avvenuti nelle scelte familiari delle persone. Va prevista e diffusa la possibilità di registrare il proprio testamento biologico: lo richiedono le trasformazioni intervenute nella scienza. Vanno estesi i processi di inclusione sociale degli stranieri, adottando politiche che coniughino nuovi diritti e reciproche responsabilità. La Regione ha adottato una legge di sostegno al reddito: essa va estesa, considerando il reddito minimo come un diritto di cittadinanza da cui nessuno, soprattutto i giovani, può essere escluso. Infine, nel Lazio deve potersi esprimere pienamente il talento delle donne: ancor più degli interventi legislativi, occorrono politiche attive che favoriscano l’espressione delle straordinarie risorse di cui esse sono portatrici.

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Aiutatemi: il mio blog diventerà il punto di riferimento per tutti quelli che vorranno sostenermi in questa campagna. Oltre al programma e alle riflessioni sui temi che mi stanno a cuore, nei miei post troverete le informazioni sulla campagna elettorale. Contattatemi per commenti, suggerimenti, proposte sul programma o sulle iniziative da intraprendere. Il rapporto diretto e capillare con quanti vorranno confrontarsi con me e condividere idee ed esperienze sarà il principio che mi guiderà: invitatemi alle vostre iniziative (anche di piccoli gruppi di persone) se pensate che lo spirito che le anima è lo stesso che anima me, o se pensate che un sostegno da parte di chi si candida a rappresentarvi alla Regione possa essere utile. Seguitemi anche sui social network – trovate tutti i contatti qui, in alto a destra – fate vostre le mie proposte e i miei messaggi attraverso le vostre reti: la condivisione delle idee è il modo migliore per sostenerle.

Come nella mia precedente esperienza elettorale, anche questa volta sceglierò con cura i materiali elettorali da diffondere. Non vedrete i miei manifesti in giro per la città e i paesi, né ondate di volantini destinati a diventare carta straccia per la strada: i materiali che preparerò saranno limitati, riutilizzabili come segnalibri e stampati su carta riciclata. La rete sarà il principale mezzo di diffusione delle mie idee e dei miei messaggi: su questo blog troverete una sezione da cui scaricare i materiali, pronti per essere stampati e diffusi, ma anche personalizzati e condivisi sui social network o attraverso le vostre email. Anche in questo caso aspetto le vostre proposte e, perché no, i materiali che avrete voglia di preparare voi stessi: lasciate andare la fantasia!

Sul blog è attivo un calendario in cui segnalerò tutte le iniziative che organizzerò nel corso della campagna elettorale e quelle a cui prenderò parte. Seguitemi e partecipate: l’agenda verrà arricchita dalle vostre proposte.

Per la mia campagna elettorale non riceverò alcun sostegno finanziario dal partito con il quale mi candido, né da qualsivoglia lobby. Per questo motivo un vostro aiuto economico, anche minimo, sarà prezioso nelle prossime settimane. Mi impegno alla trasparenza assoluta nella rendicontazione delle spese sostenute e delle vostre donazioni: on line troverete i dettagli delle entrate e delle uscite.

Statemi alle costole: il modo migliore che abbiamo tutti perché io continui a lavorare nell’interesse comune è che non mi lasciate sola.