Qualche breve istruzione sul voto di domenica e lunedì, per chi vuole eleggere me al Consiglio regionale ed Emma Bonino governatrice della regione Lazio.
Si vota domenica 28 marzo (dalle ore 8 alle 22) e lunedì 29 marzo (dalle 7 alle 15): ricorda di portare con te il certificato elettorale e un documento d’identità valido. Se non hai ricevuto il certificato richiedilo all’ufficio elettorale della circoscrizione: sono sempre aperti in questi giorni.
In basso c’è la scheda che ci consegneranno, nella quale sono in evidenza solo i simboli e i nomi che ti chiedo di votare.
Per votare me: BARRA IL SIMBOLO della lista DI PIETRO-IDV in cui sono candidata (circoscrizione di Roma e provincia) e scrivi CAPELLI nella riga accanto al simbolo.
Per votare la coalizione che sostiene Emma Bonino alla guida della regione: BARRA il nome EMMA BONINO.
Non basta scrivere il mio nome per assegnare il voto anche alla candidata governatrice: occorre fare DUE croci. Se metti una croce sul simbolo di Idv e scrivi il mio nome senza barrare anche il nome di Emma Bonino il tuo voto NON andrà automaticamente alla coalizione che sostengo.
Per finire: ANDARE A VOTARE È UN DIRITTO, ESERCITIAMOLO.
5 commenti da “Come si vota il 28 e 29 marzo”
Adesso è chiaro, Luisa…
Quindi mi pare di capire che è confermata la possibilità di un voto disgiunto: cioè ad esempio se qualcuno volesse la Polverini governatrice e invece te all’opposizione nel consiglio regionale ^___^
Ma sbaglio o è una norma introdotta da pochi anni? Io ricordavo la possibilità del voto disgiunto soltanto alla Provincia…
Grazie, Enzo.
Sì, è possibile il voto disgiunto, a seguito della nuova legge elettorale approvata durante la legislatura guidata da Storace (una nuova legge elettorale regionale era in commissione, pronta per essere discussa e votata, ma lo scioglimento anticipato del Consiglio ne ha impedito l’approvazione).
Si può votare una candidata governatrice e contemporaneamente votare per un candidato e/o una lista che non sono inclusi tra quelli che la sostengono.
Per esempio, qualche persona mi ha detto che intende votare me e contestualmente Marzia Marzoli, la candidata governatrice della lista “Rete dei cittadini”.
A parziale correzione e integrazione del post e del commento, aggiungo che la legge elettorale effettivamente considera valido, e automaticamente assegnato alla candidata governatrice sostenuta, il voto espresso a favore di una lista (eventualmente con l’indicazione della preferenza) collegata.
A me, dati i tempi che corrono e la possibilità del voto disgiunto, pare corretto invitare a esprimere tutte le scelte: quella per la candidata governatrice, quella per la lista collegata e quella della persona che si preferisce.
In effetti questa affermazione non corrisponde al vero, mi sembra opportuno segnalarlo:
“Non basta scrivere il mio nome per assegnare il voto anche alla candidata governatrice: occorre fare DUE croci. Se metti una croce sul simbolo di Idv e scrivi il mio nome senza barrare anche il nome di Emma Bonino il tuo voto NON andrà automaticamente alla coalizione che sostengo.”
@Marco: nei miei commenti del 25 marzo ho corretto e integrato il post, dove non ho voluto perdermi in lunghe spiegazioni e dare un’indicazione chiara e univoca.
Penso che, data la possibilità del voto disgiunto e dato il clima (gladiatori e simili) con il quale stiamo andando a votare, esprimere la propria volontà elettorale in modo incontestabile (con due croci e, volendo, un cognome) sia la migliore garanzia di attribuzione corretta dei nostri voti.