Che intollerabile e osceno groviglio di stereotipi e nefandezze si nasconde dietro l’ultima arrivata delle definizioni di questa epoca decadente, “bunga bunga“. Dalla storica rimozione di un vergognoso passato coloniale, alla umiliazione di donne ricondotte a un fantomatico, orgiastico, stato naturale.
E vorrebbero pure farti sentire priva di senso dell’umorismo se proprio non puoi sorridere a tale scempio.
2 commenti da “Vergogna (che si prova)”
Di più, Luisa. Non c’è termine che possa descivere questo squallore. Vergogna è poco…
Già, Daniela.