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Alessandro Gilioli con Guido Scorza, Sergio Maistrello e Raffaele Bianco hanno messo insieme un gruppo di imprenditori, politici, manager, blogger, giuristi e altri, concordando il testo di una Carta per la liberazione dell’Wi-Fi italiano, soffocato dal decreto Pisanu.
Ho sottoscritto la Carta, e ne continuo a promuovere la diffusione, sintetizzando le ragioni che trovate estesamente raccontate qui.
Il 31 dicembre 2009 sono in scadenza alcune disposizioni del “decreto Pisanu” che vincolano la concessione dell’accesso a Internet nei pubblici esercizi a una serie di obblighi quali la richiesta di una speciale licenza al questore e l’obbligo, per i gestori di tutti gli esercizi pubblici che offrono accesso a Internet, all’identificazione degli utenti tramite documento d’identità.
Queste norme furono introdotte per decreto pochi giorni dopo gli attentati terroristici di Londra del luglio 2005: dovevano essere provvisorie, sono scadute due volte (fine 2007 e fine 2008) ma per due volte sono state prorogate. Sono norme che non hanno corrispettivo in nessun Paese democratico e tra i loro effetti nefasti c’è il freno alla diffusione di Internet via Wi-Fi, cioè senza fili. Gli oneri causati dall’obbligo di identificare i fruitori del servizio sono infatti un gigantesco disincentivo a creare reti wireless aperte.
Questa legge ha assestato un colpo durissimo alle potenzialità di crescita tecnologica e culturale di un paese già in ritardo su tutti gli indici internazionali della connettività a Internet, muovendosi in direzione opposta al movimento di apertura della Rete, grazie alle tecnologie wireless e a un’idea della libertà dell’accesso condiviso da privati, istituzioni e locali pubblici.
Questa politica rappresenta una limitazione nei fatti al diritto dei cittadini all’accesso alla Rete e un ostacolo per la crescita civile, democratica, scientifica ed economica del nostro Paese.
Per questo, in vista della nuova scadenza del 31 dicembre, chiediamo al governo e al parlamento di non prorogare l’efficacia delle disposizioni del Decreto Pisanu in scadenza e di abrogare la previsione relativa all’obbligo di identificazione degli utenti contribuendo così a promuovere la diffusione della Rete senza fili per tutti.